lunedì 4 marzo 2019

Respiro contro lo stress



Ogni reazione di stress, di ansia o risposta traumatica è accomunata da due elementi:
- Il respiro diventa disfunzionale (troppo corto, troppo veloce, si blocca);
- Si irrigidiscono alcuni muscoli per proteggerci o prepararci ad affrontare la situazione.
Il problema, in entrambi i meccanismi, è che spesso questa modificazione dura troppo a lungo. Spesso questo succede perché la situazione non si risolve o perché continuiamo a pensare a qualche aspetto critico.
Un altro fattore critico è che le risposte innate non trovano una "via di scarico" naturale: infatti, non combattiamo o scappiamo veramente, permettendo al corpo di metabolizzare e smaltire queste tensioni e i loro correlati fisici (eccesso di adrenalina o cortisolo).
Con la tecnica di Respirazione a Cicli Incrociati però è possibile riportare in fisiologia il ritmo del respiro e il suo abbinamento corretto con attivazione dei sistemi simpatico e parasimpatico.
Respirando e muovendo la testa in una sequenza precisa, è possibile allungare e rilassare i muscoli tipicamente oggetto di "somatizzazione" di collo, schiena e petto.

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