mercoledì 22 ottobre 2014

Genitori troppo permissivi: l’amore nell’educazione dei figli



Vorrei condividere una riflessione sulla differenza di significato tra il termine amore e amorevolezza.
Amare un figlio significa prendersi cura di lui nella sua totalità, nutrirlo e proteggerlo, educarlo ed agire per il suo bene presente e futuro.
Essere amorevoli significa coccolarlo, essere teneri con lui ed esprimere con la dolcezza il proprio amore. Ciò è fondamentale: un bimbo ha bisogno di essere nutrito di cibo e di coccole nella stessa misura.
Amare un figlio significa, tuttavia, non solo essere amorevoli. La troppa amorevolezza inficia la capacità di agire per il suo bene.
Nel momento in cui un genitore non riesce ad essere obbedito da suo figlio, lasciandosi manipolare dal bambino, si deve chiedere cosa gli succede e porsi alcune domande:

1. perché dovrei dire no?
2. Qual è l’importanza di questo No, di questa regola?
3. Che importanza riveste l’educazione genitoriale in quello che è e sarà il bambino?
4. Quanto mi spaventa il dolore e la frustrazione di mio figlio?
5. Cosa sento rispetto alla rabbia che mio figlio prova verso di me?

  
Essere permissivi è uno stile educativo che, per molti bambini risulta utile e funzionale; al contrario, nel cedere ai capricci del proprio bambino si è troppo permissivi: il genitore manca di equilibrio educazionale. Nel cedere ai capricci si agisce una scelta. Questa scelta si poggia sull’amore? Oppure il genitore con il suo comportamento troppo permissivo sopperisce ad un proprio bisogno? (trascurando il bisogno di crescere del bambino?).


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